SODDISFATTO? - "Pretendo sempre continuità, ora facciamo fatica ad averla sotto ogni punto di vista. Vedo che succede a quasi tutte le squadre, escluso rare eccezioni, difficile anche da capire. Abbiamo dei momenti buonissimi e dei momenti di passività e sono difficili da capire. Stiamo trovando squadre che attraversano momenti straordinari. Nelle ultime gare l'Atalanta poi le ha vinte tutte, il Sassuolo se avrà continuità può diventare l'Atalanta del futuro. Questa sensazione di alti e bassi dal punto di vista mentale nelle partite la stiamo dando. Risolvendo questa cosa, la strada è giusta".
NON ABBASSARSI - "Se subisce il tuo palleggio, il Sassuolo è vulnerabile. Se giochi nei 20 metri, diventa difficilissimo".
COMANDARE LE GARE - "Ci vuole ordine? Abbiamo fatto fatica e loro ci hanno tirato fuori, con questi spazi che si aprivano ci giocavano dentro. I centrocampisti si sono dati copertura a fatica, troppe palle entrate dentro. Strano, perché gli esterni bassi erano conservativi, negli ultimi 20' di primo tempo. Poi hanno difeso in avanti, bene in anticipo e nel recupero palla alto. E' un qualcosa che va e viene, non è che non funziona. Bisogna cercare a livello mentale di avere applicazione costante per evitare momenti di down".
QUALITA' NEL PALLEGGIO - "Se è mancata? Va utilizzata in altro modo. Se dopo il 2-0 strappiamo in avanti per il 3-0 con due passaggi, sprechiamo energie. Lì dobbiamo salire, palleggiare, tenere gli avversari nella metà campo loro. Diventa difficile se strappi subito e rimani 30-40 metri dalla squadra. Tipo d'interpretazione che va cambiato. Il palleggio serve a creare presupposti per stare nella metà campo avversaria. Abbiamo spaccato la partita, le due squadre, spazi così ampi per gli avversari".
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