Gemelli diversi. Così li definisce il Corriere dello Sport. Stiamo parlando di Antonio Conte e Maurizio Sarri: Inter-Juve si avvicina e i protagonisti, per una volta, sono gli allenatori e non i giocatori. Arezzo e Chelsea nei loro destini, ma i punti in comune sono anche altri: sono innanzitutto rigeneratori di talenti smarriti. Candreva, oggi, per l'Inter contiana; Sarri ha invece riabilitato Jorginho, ha trasformato Koulibaly e dato la spinta giusta a Ghoulam (infortuni a parte). Ah, chiaro: esistono pure i punti di 'scontro'. Conte è partito da una sorta di sarrismo: al Bari viaggiava di 4-2-4 spericolato, poi ha scoperto la difesa a 3, che poco piace al collega juventino. Diverso da lui anche nell'approccio al mercato: Antonio lo vive in prima persona (ricordate la querelle per Cuadrado e Verratti?), Maurizio è quasi menefreghista.