GESTIONE PICCOLE - "Il problema è la gestione. Perché dobbiamo gestire un 2-1 quando possiamo segnare da un minuto all'altro, e non troviamo la cattiveria di chiuderla? Voglio tritarla, la partita. Non gestirla. Sennò succede quello che è capitato stasera. E' una partita che se gestisci o aggredisci cambia dell'1%. Se qualcuno non ce la fa martedì, gioca un altro. Non mi era già piaciuto dopo il gol del vantaggio. Abbiamo fatto venti minuti di grande livello. Molto meglio nel secondo tempo, negli ultimi minuti è stata una concomitanza di errori tecnici o magari abbiamo peccato di leggerezza. Il nostro modo di giocare ha un confine sottile tra un palleggio di qualità e un palleggio di sostanza. Se è fine a se stesso, ti porta a fare cazzate".
CATTIVERIA - "Attaccare e creare situazioni simili a quelle di stasera si può, ma è qualcosa che nasce dentro. In allenamento vai con una serenità diversa. Ci sono giocatori che in allenamento fanno 100 su 100, poi in partita 0 su 1. Aspetto mentale che conta più di quello tecnico. Come si allena? Esercitazione, ma anche convincimento, parlando coi giocatori coinvolti".
VESTITO - "Perché mi vesto sempre così? Spero che questa roba me la cambino, o che me la lavino. Mi vesto con quello che mi danno nello spogliatoio. Avevo un piumino, mi sembrava esagerato. Spero sia nuovo o almeno lavato".
MIHAJLOVIC - "A Empoli a scambiare opinioni, è stato un piacere. Da quei giorni passati insieme ho una stima e considerazione fuori dal normale. Personaggio fuori dal quotidiano e dal normale, per intelligenza, curiosità, personaggio di spessore enorme. Salutati? A distanza, ho un po' di raffreddore e non mi volevo avvicinare. Cosa avrei voluto dirgli? Gli avrei detto che ho detto ieri in sala stampa, che in questa fase iniziale il Bologna è una delle squadre che mi è piaciuta di più. Propositiva, e in sofferenza ha dato capacità di chiudersi e ripartire. Giocatori di qualità, come Palacio che è ancora straordinario. Lavoro di ottimo livello. Si vede dal pubblico di Bologna. Si diverte a vedere la squadra, penso che per un allenatore sia tanta roba. Ma non perché il risultato non conta, ma perché quando una squadra diverte, facendo un gioco e non uno sport, ha molte più possibilità di vincere e divertire. Gli farei i complimenti, se li merita".