APPROCCIO - "Abbiamo fatto bene 60 minuti, non 10. Molto bene per 60 minuti. Mettere in conto a Roma la sofferenza era quasi inevitabile, è una squadra di gamba, accelerazione, tecnica. Non mi è piaciuta la gestione del risultato, mentre c'erano i presupposti per fare male. Quando siamo ripartiti serenamente, siamo andati tre volte 3 contro 1. C'erano presupposti per fare molto di più. Sofferenza quasi inevitabile contro la Roma date le loro caratteristiche. Tre punti su un campo difficilissimo. Prestazione buona per un largo tratto, da migliorare la gestione del vantaggio, abbiamo preteso palleggio dentro la nostra metà camo rimanendo bassi invece di continuare a palleggiare come all'inizio".
COSTRUZIONE DAL BASSO - "Soluzione diversa? Ce n'è una sola: mettere la palla lunga, non ce ne sono altre duecento. Non abbiamo grandi saltatori per soluzioni diverse, e poi ci costano 3-4 gol all'anno ma magari ce ne fanno fare 10 in più. Il saldo può essere a favore: è un rischio, nella ripresa l'abbiamo fatto male. Abbiamo mosso la palla con l'intenzione di gestirla, senza voler far male. Questo è velenoso.
433 - "Non stavamo più pressando bene per vie centrali, era inutile tenere un uomo lì. Era giusto coprirsi in ampiezza, loro sono bravi sulle fasce laterali e sviluppare da lì. Il motivo era quello. Il secondo motivo per cui non abbandoniamo il 4-3-3 è perché abbiamo Douglas Costa che può essere soluzione importante così e nel 4-3-1-2. Non stava benissimo, preferito non buttarlo dentro".
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