Quattro a zero. Risultato tondo tondo. La Juve strapazza il Cagliari con un secondo tempo quasi perfetto e un primo tempo in cui i bianconeri hanno sfiancato gli avversari. A fine partita tutto lo Stadium (sold out) in piedi ad applaudire ma 45 minuti prima l'atmosfera che si respirava nello stadio della Juve era ben diversa. A fine primo tempo la squadra di Sarri è stata fischiata dai tifosi. Poche palle gol, anzi una: la traversa di Demiral. E soprattutto poco gioco. Troppo poco per soddisfare il palato fine dei tifosi della Juve che già prima della partita hanno aspettative alte sul menù offerto. Merito, o colpa, dello chef che con la sua cucina dovrà far mangiare tanto quanto il predecessore ma con un impiattamento decisamente più ammiccante. Mica facile. Anche perché di fronte a certe prestazioni anche il predecessore, Allegri, veniva fischiato, ma a fine partita il risultato arrivava praticamente sempre.

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POCA PAZIENZA - Va bene il palato fine ma a volte certi fischi stonano. Perché prendersela la squadra dopo soli 45 minuti? Perché così poca pazienza? Vincere, come diceva proprio Allegri, non è mai scontato. Figuriamoci vincere giocando bene. Tutti vogliono tutto e subito, anche gli addetti ai lavori, ma il tifoso dovrebbe sempre sostenere la squadra, salvo casi particolari. Il tifoso della Juve, in particolare, ha visto vincere, quasi dominando, gli ultimi otto scudetti consecutivi. Che senso ha fischiare dopo appena 45 minuti di gioco? Paradossalmente, anche una singola sconfitta non basterebbe per giustificare i mugugni di un popolo che nell'ultimo decennio ha goduto di gran lunga più di tutti gli altri in Italia. Figuriamoci fischiare dopo appena un tempo. Si dirà: i fischi servono a spronare. Può anche essere vero. Ma certe volte rischiano di essere pesanti segnali di irriconoscenza verso una squadra che in metà stagione ha perso appena due partite. Bisogna dare tempo, il percorso per vincere è lungo, farlo giocando bene ancora di più. E vincere non è mai scontato. Se fare i tifosi vuol dire applaudire solo quando le cose vanno bene, allora può riesce a tutti. Inutile parlare di fede.

@lorebetto