I dati prima delle opinioni: 3-0, due gol di Higuain, il primo dopo sette minuti, un rigore trasformato da Dybala. La Juve ha giocato con un teorico 4-3-2-1, Asamoah ha sostituito il partente Evra, è rientrato Barzagli, Neto (sostituto dell’ammalato Buffon) ha fatto solo due parate, Mandzukic è rimasto in panchina per 73 minuti (poi ha preso il posto di Higuain).
Questa volta la squadra non ha tradito Allegri e Allegri non ha tradito se stesso. Tre le scelte decisive che, seppur con cautela, aprono scenari futuri di buona stabilità.