Mario Sconcerti, editorialista del Corriere della Sera, è intervenuto sulle pagine del giornale in edicola oggi, con un articolo dai molti temi: "A proposito di Juve, un piccolo inciso personale. Vorrei chiedere scusa alla Juve e alla sua gente per una battuta fatta una settimana fa in tv. Ero convinto fosse ironia, è diventata una sciocchezza. Stavolta hanno avuto ragione i socia. 

ATLETICO - C’è troppo pessimismo. Il risultato è secco, ma l’hanno già ribaltato l’Ajax e lo United. In Italia rispettiamo troppo lo 0-2 perché veniamo da vecchie mentalità, tempi in cui un solo gol decideva sempre la partita. Non è più così, si segna molto di più, c’è una normalità oggi nel gol che prima non esisteva. Certo servono una grande partita e una grande Juve, ma non sarebbe un evento anomalo passare il turno. L’Inter? E’ venuto il momento di guardare meno al progetto di gioco. Non conta come puoi diventare, non c’è più tempo. Conta cosa sei, i risultati che ottieni sono più importanti di come li ottieni. Bisogna vivere senza futuro, gestendo la settimana per la partita e la partita per se stessa. 

Verso Juventus-Atletico: rivivi la vigilia
ICARDI - Per questo va benissimo il risultato dell’Inter anche se ha giocato male per un tempo. Serviva un gol, dopo l’Inter si è liberata e ha dato anche buoni segnali di gioco nonostante gli infortuni. Resta incomprensibile la storia di Icardi. Se la rottura è con lo spogliatoio, come potrà mai ricomporsi davvero? Viene a volte quasi da pensare che Icardi punti ad abbassare il suo prezzo. Fuori dalla Nazionale, fuori dall’Inter, con la fama di uomo caldo ma di strana disciplina, è lontano dalla valutazione di due mesi fa".