Nella sua analisi sul Corriere della Sera sulla giornata di campionato, Mario Sconcerti ha dedicato ampio spazio alla Juventus: "Non è in sostanza un campionato più competitivo, è che lo scorso anno ci fidavamo del recupero della Juve mentre adesso, per disabitudine, ci fidiamo meno del Milan. Pensiamo manchi un dominatore che in effetti c’è. Il problema non è tecnico, è culturale: se al posto del Milan, con 11 vittorie e quattro pareggi, ci fosse la Juve, non crederemmo a nessuna ipotesi diversa da una conferma dei soliti vincitori. A rendere competitivo il campionato è in fondo la paura di non saper giudicare la Juve. (...) Ma il Milan ci crede. Ha un entusiasmo che diventa continuità, che rimane fortuna, cioè buon cammino, cioè destino, nella misura in cui ognuno di noi fa la sua parte nella storia. La Juve non ha quella forza, si applica
ma sembra una didattica a distanza".