Come vede arrivare Juventus e Torino alla stracittadina?
La Juve da capolista, ovviamente. Il Toro invece è migliorato notevolmente rispetto alla scorsa stagione. Probabilmente sarà un derby molto acceso. Sono d’accordo con Chiellini quando dice che questo è il Torino più forte degli ultimi 12 anni. Piano piano Cairo ha costruito una squadra con doti tecniche e capacità di andare a segno su ogni campo.
Il Gallo non è partito fortissimo. Ma può capitare ad un ragazzo giovane, dopo una stagione come quella passata, con tutti gli occhi puntati su di lui e una pressione enorme addosso. Prendo Higuain perché è tra i miei centravanti preferiti e anche se non è al top della condizione psicofisica rimane un attaccante sempre pericoloso.
Da cosa dipendono secondo lei le difficoltà mostrate dal Pipita in questo inizio di stagione?
In effetti ha avuto un avvio a rilento. Ho visto una forma fisica deficitaria nelle prime partite. Adesso la condizione atletica è salita, ma è lui stranamente ad essersi innervosito.
Molti derby tra Juve e Torino sono stati decisi all’ultimo minuto. Uno di questi, nel 1984, è stato risolto proprio da un suo gol in maglia granata: ce lo può raccontare?
Credo di no, perché io ero di proprietà dell’Inter, mentre Belotti ha nel suo contratto con il Torino una clausola da 100 milioni di euro valida solo per l’estero. A prescindere dal fatto che la Juve ha già Higuain, dovrebbe andare in questo caso a trattare con il presidente Cairo e mi sembra una situazione tutt’altro che facile.