MOLTO ESIGENTE - "Assolutamente sì, ma è giusto che sia così. Se vuoi essere il migliore, avere giocatori migliori, devi preparare ogni aspetto: Antonio crea delle macchine da guerra, sia a livello fisico che mentalmente".
COSA CHIEDEVA ALLA SQUADRA - "Un grande sacrificio fisico, però poi in partita volavamo. Io sono sempre stato un giocatore che ha corso molto, ma con lui ho lavorato sull'aspetto fisico scoprendo di avere ampio margine di miglioramento".
IL RETROSCENA CON PIRLO E BUFFON - "Io ero uno di quei giocatori che prima della partita non ascoltava la musica, così giravo per lo spogliatoio come facevano anche Buffon e Pirlo. E capitava che parlassimo prima di una partita. Quando Conte mi vedeva mi diceva 'Ricordati che loro sono campioni che accendono e spengono l'interruttore come vogliono, te no. A me va bene che parli con Gigi e Andrea, ma non farmi arrabbiare in campo".