STATO D'ANIMO - "La fotografia del suo stato d’animo è l’esultanza rabbiosa dopo il gol: dopo aver buttato giù tanti bocconi amari ha avuto la possibilità di dimostrare ciò che vale. E lo ha fatto in una partita importante e in un momento delicato della stagione. Non è da tutti. Ho rivisto l’azione del 2-0: quando Bentancur gli tocca la palla lui si guarda intorno ma non cerca mai la porta, perché sa bene dov’é. In un fazzoletto stop e tiro da biliardo: con la testa arriva sempre prima degli altri e tocca la palla come pochi fanno".
L'ASSENZA - "Un handicap? Assolutamente sì. Provate a immaginare l’Inter senza Lautaro o Lukaku per oltre 3 mesi: forse la classifica sarebbe diversa. Non a caso la Juve l’anno scorso ha vinto lo scudetto grazie a lui. Per il tricolore è tardi, ma la stagione non è ancora finita: sono sicuro che Dybala sarà determinante in questo finale. Io lo conosco bene: mentalmente è solido e dopo un infortunio riesce a tirare fuori sempre il meglio".