A tutto Matías Soulé. A Tnt Sports Argentina, il talento bianconero ha raccontato: "Era novembre del 2021. Io e Gastón Ávila eravamo in ritiro con la Nazionale A ad Ezeiza. Al tavolo da ping pong c’erano Lionel Messi e Rodrigo De Paul. Stavano giocando, ci siamo avvicinati e abbiamo chiesto loro se li potevamo sfidare. La verità è che al momento non ci fai caso, ma poi inizi a pensare cose del tipo: “Carajo, sto giocando a ping pong con Messi e De Paul!”. È inspiegabile... Ogni volta che ci facevano un punto ci urlavano in faccia. A un certo punto Rodri mi dice: “Ma in Italia non avete tavoli da ping pong?”. Quei due sono dei mostri di competitività: mi ricordo che davano tutto in ogni punto, erano sudatissimi!. No, non mi aspettavo una convocazione nella Nazionale maggiore: girava voce che avrei fatto parte del gruppo della Sub 20, quello sì. Un giorno mi si avvicinò il direttore della Juventus Next Gen e mi disse che Scaloni mi aveva convocato: è stato pazzesco. Ho mandato un messaggio a mio padre: “Ho una notizia da darti”, ma non gli ho spiegato i dettagli. Quando sono tornato a casa gliel’ho detto non ci poteva credere".  

JUVE, IMPEGNO CONTRO RAZZISMO E DISCRIMINAZIONE: LA POSIZIONE DEL CLUB
JUVE - "Ogni giorno nella Juve imparo qualcosa in più, miglioro. Studio ogni secondo del lavoro di Di María: sono mancino come lui e gioco nel suo ruolo. È eccezionale, lo ammiro in tutto: come controlla la palla, la qualità che ha, come calcia, la sua forza mentale. Grazie ad Allegri ho imparato a muovermi meglio: mi dà molta fiducia e questo mi aiuta a crescere. A Paredes e al Fideo ho regalato due Mates per ringraziarli di averci reso campioni del mondo. Il Mate lo prepariamo a turno, tutti. Solo che Leandro è pigro... A proposito di mate: io ed Enzo Barrenechea, che per me è un fratello, stiamo argentinizzando Garnacho: lo obblighiamo a dire “che, boludo” e a bere il Mate. Con Lukita Romero, Tiago Geralnik, Franquito Carboni, Valen Carboni e Nico Paz vogliamo essere il futuro della Selección".

RONALDO E MESSI - "Nella prima preseason che ho fatto con la prima squadra, lui c’era. Parlavamo di tutto, come se fosse mio cugino o mio fratello. Messi? Se dipendesse da me giocherebbe fino a 50 anni e non si ritirerebbe mai"