Luciano Spalletti, c.t dell'Italia, ha parlato in conferenza stampa da Coverciano, dove gli azzurri si sono ritrovati per i due impegni con Malta e Inghilterra. Il tecnico ha parlato così di Moise Kean: " Su Kean dico che non so qual è stato il comportamento precedente a qui: per me i miei calciatori sono creature speciali e li tratto da tali, però allo stesso tempo voglio risposte speciale. Qui non si viene a ridacchiare dietro a ciò che si fa in campo, si viene a stare sereni e a divertirsi: però è un gioco che richiede molta serietà e professionalità.

FARE LE COSE SERIAMENTE -  "Andando a fare delle ricerche perché a volta si leggono delle cose, ho letto un libro degli All Blacks che si intitola: 'Niente teste di cazzo'. Sarà il regalo per Natale per i calciatori. Qui si fanno le cose seriamente, non abbiamo spezi differenti. Siamo disposti a creare questo sacrificio per portare a caso la pagnotta del risultato ed è il risultato a fare la differenza. Noi dobbiamo crearci tutti i vizi corretti per portare a casa il risultato. Non c'è spazio per altre cose, ma solo una attenzione totale per portare a casa il risultato perché noi dipendiamo da quello."

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L'INCONTRO CON ALLEGRI - "Kean è uno più fisico, più massiccio dal punto di vista d'impatto, di copertura di campo e di metri. Fa più strada. Da quando sono andato a trovare Allegri e ci ho parlato mi ha fatto una grandissima impressione. Con Allegri io non ho assolutamente nulla, anzi, mi sta molto simpatico. E Kean ha fatto vedere che può essere un calciatore che può vestire questa maglia. Poi verrò a conoscenza anche dei suoi comportamenti qui dentro e ne parlerò con lui: divento un soggetto scomodo con coloro che non hanno subito chiaro ciò che deve essere il loro comportamento qui."

SU CHIESA - "Secondo la società c'è pochissimo, secondo le conferme c'è pochissimo però poi conta lui. Ora gli si fanno vedere le ultime diagnosi, si fanno vedere il discorso del medico della Juve, poi quello della Nazionale e poi decide lui. Zaccagni può venire e Chiesa valuteremo se rimane o se va via".

CONFRONTO CON LA JUVE - "E' il risultato del rapporto che si deve venire a creare. Perché ci è successo al contrario un mese fa: la fiducia è fondamentale per tutto, noi vogliamo andare a sentire come la pensano e a valutare la coerenza. La Juventus non è rimasta sorpresa da questa convocazione: oggi lo abbiamo qui, abbiamo fatto accertamenti in più, grande collaborazione da parte dei medici della Juve e ora si valuta tra oggi e domani il futuro immediato".