GOL DA FUORI - «Non ho una scuola. Anche se in Francia ci ho lavorato tanto in allenamento. E’ istinto e poi una questione di convinzione, quella che a un certo punto magari mi era mancata e che ho rafforzato, specie con gente come Roberto De Zerbi, che ho avuto al Sassuolo al mio arrivo in Italia. Determinante».
DE ZERBI - «Ho avuto nella mia carriera passaggi fondamentali, anche con Rudy Garcia, che a Lille mi diede fiducia e modo di recuperare da un infortunio e credeva in me, tanto da spronarmi. Non ci sentiamo da tempo ma siamo rimasti in ottimi rapporti. Merita molta considerazione. Dopo la Turchia sono arrivato a Sassuolo ed ho trovato lui, De Zerbi, uno esigente, ma che poi fuori dal campo ti sta anche molto vicino. Mi ricordo il puntiglio e la preparazione che usò per preparare una gara col Milan, che perdemmo 1-2 in casa, ma che giocammo bene. Bravo a studiare calcio ed a proporlo ai giocatori».
SPEZIA - «Giovani talenti? Maturi però, per fare grandi cose; Bastoni e Maggiore sono elementi che faranno strada, hanno quella forza e volontà che possono farli sono migliorare».
JUVE - «Fa ancora paura? Certo, anche se hanno perso Cristiano Ronaldo, sono una delle squadre che può ancora dire tanto. Un organico così non può non puntare a vincere il campionato. Noi però siamo in crescita, vogliamo far bene, c’è la possibilità di incontrarli nel loro momento magari non ideale, siamo davanti ai nostri tifosi in un match di cartello. Ci si può provare».