Leonardo Spinazzola, laterale sinistro della Roma ed ex Juve, ha parlato a SportWeek: "Sto per togliere le stampelle, le butterei subito. Mourinho e Mancini sanno che a novembre tornerò ad allenarmi e a dicembre sarò in campo. Per vincere non basta lo spogliatoio unito, ma serve una squadra che dia sempre il cento per cento quando scende in campo, poi ci si può mandare anche a quel paese. E' chiaro che, invece, se poi vai a cena insieme come facciamo noi è ancora più bello. In nazionale è bellissimo far parte di un gruppo così scemo e ignorante come il nostro, non l'avevo mai visto. Anche per questo abbiamo trascinato gli italiani". 

INFORTUNIO - "Subito dopo l'infortunio ho pensato: perché a me? E' arrivato Bryan (Cristante) e gli ho detto che mi ero rotto tutto. Mi passavano davanti tanti pensieri, l'Europeo che se ne andava, il miglior momento della mia carriera e allora è cominciato un mare di lacrime. Poi i compagni mi hanno tranquillizzato e il giorno dopo mi sentivo già meglio. La notte ho faticato a prendere sonno, ho pianto per un'altra mezzora, poi ho bevuto due birre e mi sono detto: ok, ora basta". 

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IL MITO DEL FIGLIO - "Chiesa. Dice sempre: “Papà la passa a Chiesa”. Il calcio gli piace».

INSULTI SUI SOCIAL – "Io sono impazzito per quello che hanno scritto a Morata. Ma vi rendete conto?".