Il rischio, quasi certamente calcolato, è che la Juve perda propulsione sugli esterni. E cioè, dicendolo in parole povere ma più concrete, perda quella che è stata spesso una sua forza: davanti e indietro, coi raddoppi e con le sovrapposizioni. Soprattutto, coi cross freschi per un airone pazzesco come Cristino Ronaldo. Ha saputo pungere specialmente lì, la Signora. L'ha fatto di più nella prima parte della sua stagione, poco meno sul finale (complice una chiusura di Cancelo molto discutibile). E ora? E' chiaro che l'addio di Spinazzola, direzione Roma con percorso inverso prenotato da Luca Pellegrini, non faccia strappare i capelli: però lascia spazio a una riflessione che hanno fatto in tanti. Ossia: il pacchetto dei terzini della Juve non ha più quest'alta qualità che sembrava imprescindibile. 

Juve-Roma: accordo per lo scambio Spinazzola-Pellegrini
NOMI E SOLUZIONI - Facciamo due conti. Via Spinazzola, dentro Pellegrini: rischio calcolato con fiducia infinita ad Alex Sandro, tra i preferiti proprio di Sarri. A destra si sta per consumare l'addio di Cancelo al City - resta la distanza tra Juve e Manchester, ma con la prima cessione dei Citizens tutto tornerà nell'ordine della cessione -, ma il sostituto latita. Si parla di Trippier (e il Tottenham vuole più di 30 milioni), in alternativa di Darmian: come Spinazzola, quest'ultimo ha il pregio di poter occupare entrambe le fasce. 

PUNTO DEBOLE - In un mercato che ha puntellato le qualità della Juventus, da De Ligt a Rabiot, passando per Ramsey, che senso ha affievolire le frecce sugli esterni? Il pacchetto terzini, considerando le coppie più probabili come Darmian-De Sciglio (dando Joao praticamente ceduto) e Alex Sandro-Pellegrini, è al limite del tollerabile. Un gioco di incastri che potrebbe salvarsi solo con la soluzione Cuadrado terzino. Pure qui: bello, bellissimo. Ma quante incognite: a partire dal suo stato fisico e dalla volontà di Sarri di giocare con due terzini troppo offensivi.