Richieste di aiuto inascoltate, differenza di pensiero sulla questione pubblico e stadi, così la Serie A è sul piede di guerra. A riportarlo è il Corriere della Sera, che spiega come i presidenti della Lega Serie A siano infuriati e "nei colloqui privati avviati nelle ore precedenti all’assemblea in programma oggi prevale addirittura il sentimento che, senza interventi governativi a sostegno del calcio, la ripartenza stessa del campionato è a rischio".

L’assenza di interventi e di sostegni, a fronte di una perdita complessiva di 1,2 miliardi dell’intero sistema, è il vero problema delle società, che sperano almeno la rateizzazione di imposte e contributi, se non i ristori dal Governo. Non convince nemmeno l'apertura degli stadi al 50% e l'ha sottolineato Marotta, ad dell'Inter: "In quasi tutti gli impianti, rispettando il distanziamento di un metro fra un posto e l’altro, la capienza verrebbe ridotta ulteriormente al 25-30 per cento". Appuntamento alle ore 18:00, situazione delicatissima.