Penso che in tutta la sua carriera Stefano Sturaro non abbia mai avuto così tanta attenzione da parte di media, opinionisti e tifosi come in questi ultimi giorni. Quelli in cui è tornato a rivestire la maglia del Genoa, dopo una parentesi (infelice) allo Sporting Lisbona, e tre stagioni e mezzo alla Juventus. Proprietaria del cartellino, ora riceduto al club di Preziosi.

Il problema – per molti (i soliti) - sta proprio in quest’ultimo passaggio, dalla Juve nuovamente al Genoa, dov’è stato ripreso versando a Madama la “scandalosa” cifra di 16.5 milioni (che si aggiungono al milione e mezzo del prestito), da cui è derivata una plusvalenza di quasi 13. Un’operazione di mercato immediatamente registrata alla voce “finanza creativa”, simpatico giro di parole per evitare di usare la parola truffa. I più spericolati sono riusciti ad accreditare veridicità a finti profili social tedeschi pur di far credere che l’osceno “caso Sturaro” avesse travalicato le Alpi e disgustato anche la cancelliera Merkel. Fake news, bella e buona. Ma se c’è di mezzo la Juve, ci abboccano tutti.

Bentancur, piano rinnovo e clausola: la Juve ha deciso
Cominciamo col riportare le cifre corrette, perché sui giornali e in rete ne sono comparse di ogni. Nell’estate del 2014 la Juventus bloccò Sturaro, pagandolo 5,5 milioni di euro più 3,5 di bonus al Genoa, dove lo lasciò in prestito fino al 2 febbraio del 2015, quando decise di anticiparne il riscatto. Totale 8.5. Più altri 2 di premio di valorizzazione. Ri-totale: 10.5. E’ la cifra riportata sull’ultimo bilancio Juve datato giugno 2018, chi non si fida può andare a controllare di persona, tanto è consultabile online. Pagine 63 e 98. Per la precisione: 10,602 milioni, di cui 6,32 già ammortizzati. Tutto scritto, basta avere voglia , tempo e quella professionalità talvolta sbandierata a vanvera, per andarselo a leggere. La fretta di voler sputtanare la Juventus rende spesso qualche collega cieco.

Quindi, circa 11 milioni. Un bel pagare per un giovane centrocampista di belle speranze del Genoa, non vi pare? Sturaro arriva quindi alla Juventus, dove in tre stagioni e mezza totalizza 90 presenze. Vincendo, seppur da riserva (vale?) 4 scudetti, 4 coppe Italia e una Supercoppa italiana. Gioca pure in Champions 17 volte, partecipando a 2 finali. Conte, e non Oronzo Canà, se lo portò pure agli Europei in Francia, dove giocò da titolare 2 partite (con Irlanda e Germania). Domanda rivolta a quelli che sanno: peserà tutto questo nella valutazione di un giocatore, seppure non di prima fascia? Possiamo quindi dire, tutto sommato, che i 16,5 milioni ci possono stare? Sei milioni in più maturati in 4 stagioni, per un giocatore di 25 anni, mi paiono congrui.

Il 28enne Santon è passato la scorsa estate dall’Inter alla Roma per 9.5 milioni, dopo essere stato riacquistato 4 anni prima dal Newcastle per 3.7 milioni. Per una plusvalenza di 8,1 milioni. E in Germania nessuno, pare, abbia avuto da ridire. A proposito di Premier, la scorsa estate Sturaro ricevette delle richieste da alcuni club inglesi disposti a pagarne il cartellino 18 milioni, prima che la Juventus lo piazzasse in prestito allo Sporting, dove – causa lesione al tallone - non giocò manco una partita. In estate il valore del giocatore si aggirava dunque su quelle cifre, se tornerà – come credo – a giocare con continuità, magari le supererà pure. Perché Sturaro non è morto, Prandelli lo ha già convocato e portato in panchina.

L’unico aspetto bizzarro di tutta questa operazione è stata semmai la modalità di riscatto obbligatorio esercitata da parte del Genoa,e scattata immediatamente dopo il primo punto conquistato dai rossoblù in campionato, con Sturaro tra i convocati. Una condizione contrattuale che definirei, in questo caso sì, altamente “creativa”.

Considerando quanto appassionino la stampa sportiva le plusvalenze della Juventus, chissà se, concentrati com’erano su Sturaro, i moralizzatori si saranno accorti di quanta ne produrrà per il Genoa la parallela trattativa quasi definita sempre con la Juve per Romero. Un ragazzino ventenne prelevato in estate dal Belgrano, club di prima divisione argentina, con appena 1.65 milioni e la cui valutazione è già schizzata a 30 milioni. Per una plusvalenza genoana superiore ai 28. Genoa che, inoltre, si terrà in prestito Favilli per una stagione in più (con obbligo di riscatto), anziché riscattarlo con 7 milioni già al termine di quella in corso.

In tutti questi giochetti preziosi, chi ci ha guadagnato di più? Direi di andarlo a chiedere ai tedeschi.