Superlega e inchiesta, è la settimana delle prime verità per la Juventus. Tanto per cominciare, giovedì mattina, intorno alle 10.00, arriverà il verdetto dell'avvocato greco Athanasios Rantos a proposito del quesito posto dal tribunale di Madrid che, prima di decidere sul contenzioso avanzato dalla Superlega con l'Uefa, ha chiesto un parere alla Corte di giustizia europea. Come scrive Tuttosport, dunque, sale la temperatura non solo in casa Juventus, Real Madrid e Barcellona, gli unici tre club rimasti nella società che promuove il progetto seguito dalla A22 dell'amministratore delegato Bernd Reichart, ma nel calcio in generale. "Perché se davvero la sentenza dovesse aprire a una rimodulazione del perimetro dell'Uefa, allora si assisterebbe a un vero e proprio terremoto, capace di far cadere certezze e accordi decennali che parevano scolpiti nella pietra".

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L'ALTRO FRONTE - Dall'altra parte, si attendono novità a breve anche per quanto riguarda la richiesta del club bianconero di spostare il procedimento per i reati contestati di recente, tra i quali false comunicazioni sociali, a Milano o in subordine a Roma, dove ha sede la Borsa. Qualora venisse accolta l'istanza, innanzitutto servirebbe una revisione sulle tempistiche poichè tutto il faldone dell'inchiesta - solo la richiesta di rinvio a giudizio consta di oltre 500 pagine mentre il totale delle intercettazioni ammonta a circa 15 mila pagine - verrebbe girato ai colleghi pm lombardi o laziali. "E questo - conclude TS - solo da un punto di vista della tempistica. In realtà qualora la Procura generale della Cassazione dovesse respingere la richiesta di spostamento del processo, gli avvocati del club bianconero riproporrebbero l'istanza al Gup, il giudice dell'udienza preliminare, nella prima seduta che è attesa intorno a fine febbraio".