Szczesny é stato protagonista di una sessione di domande e risposte con un gruppo di giovanissimi tifosi juventini. Di seguito le sue dichiarazioni, dal canale Youtube della Juventus:

SEGRETO PER IL SUCCESSO – Non posso immaginare di poter giocare per una squadra che non lotta per obiettivi importanti. Qui alla Juve ogni anno si parte per vincere dei trofei e questo mi stimola a rimanere sempre concentrato. Ogni tanto non riesco, sbagliamo tutti ma ci provo sempre.
 
PETTINATO – Una volta ho giocato con Arteta, lui riusciva a colpire di testa con i capelli così e non si muoveva niente. Gli ho chiesto: cosa metti? Niente, ma sembravano un sasso. Alla Roma ho fatto crescere i capelli, c’era Spalletti e mi chiede: perché ogni volta sistemi i capelli? Gli ho detto, mister mi cadono davanti non vedo niente e mi ha detto: tagliati i capelli. Ora sono sempre belli ordinati.
 
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COLAZIONE – Uova. Alla vostra età mangiavo sempre un panino con Nutella, mi piace ancora.
 
CONSIGLI – Non avere paura, una cosa che da giovane hai paura dei tiri forti. Farà male tante volte, ma per poco tempo. All’inizio avevo paura del pallone, il mio preparatore diceva: meglio il naso rosso che un gol preso. Bisogna trovare la gioia nelle cose che facciamo.
 
PORTIERE – Ancora oggi vorrei fare l’attaccante, ho iniziato così. Ero alto ma ero scarso. Un giorno l’allenatore mi ha detto: prova in porta, mio padre era un ex portiere. E mi fa piacere dire che sono diventato molto più forte di lui. Quando ti senti forte ti dà l’autostima e ho accettato di fare questo lavoro qua. Ma ora mi piace, sono innamorato del ruolo che faccio.
 
SCARAMANZIA – Zero. Tutti i miei compagni ne hanno, io non ho niente. Prima della partita devo fare meditazione, sistemo i capelli e vado in campo.
 
RITIRO – Una data in testa ce l’ho. Vorrei essere più disponibile per mio figlio e la mia famiglia. Ma non ho ancora deciso, quando capirò di non essere più utile per la squadra sarà il giorno che appenderò i guanti al chiodo. La data sicura non la so.

SALIRE A CENTROCAMPO - Ogni tanto lo devi fare, fino a centrocampo no però. Ogni tanto devo dare qualche informazione ai compagni per parlare quando non c'è pericolo.

FARE GOL - Io sognavo solo di fare gol. Da portiere mi è capitaot un paio di volte di andare in area di rigore avversaria ma non sono mai stato vicino a fare gol. Non saprei come esultare, ma se devi fare così vuol dire che sei in svantaggio e non mi piace. Però tra di noi ti dico che sarebbe bello.

MIGLIOR ATTACCANTE - Non mi piace paragonarli sono tutti diversi. Mi faceva un po' paura Messi perché...é Messi. Un altro é Rooney e Cristiano Ronaldo. Ma ora lo guardo più come un ex compagno che come un avversario.