SOTTO LA CURVA - "Momento che fa capire che dobbiamo dare di più per la Juventus, è un momento negativo e sappiamo che negli ultimi due mesi non abbiamo fatto abbastanza. Momento duro, che fa male a tutti noi. Dobbiamo essere consapevoli degli obiettivi e fare di tutto per raggiungerli".
COSA È CAMBIATO - "Non posso dire niente ai ragazzi, hanno voglia di far bene e hanno fame, ma in questo momento i risultati non arrivano. C'è qualcosa che ognuno di noi deve fare di più, ognuno pensa una cosa diversa. Lo spirito e la voglia di fare bene non mancano".
COPPA ITALIA E CHAMPIONS SUFFICIENTI? - "Se lo dicevi due mesi fa non lo accettavo, adesso la Coppa Italia è l'unico trofeo che possiamo portare a casa. La Champions sappiamo tutti quanto è importante, anche per la società a livello economico: è nostra responsabilità raggiungerla".
SOGNO SCUDETTO - "Siamo la Juventus, se non ci credi non puoi giocarci: è una realtà del mondo Juve, ognuno deve imparare a gestire la pressione che è la cosa più bella. Se devo giocare senza pressione vado a calcetto con i miei amici. Ci sono tanti ragazzi con margini di crescita, che impareranno da questa esperienza negativa".
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