Continua a portare a casa i risultati la Juve che però non smette di soffrire, ma soprattutto di generare dibattito. Sotto la lente di ingrandimento ci è finita ancora una volta la prestazione sottotono della squadra, piuttosto spenta e priva di idee durante la costruzione del gioco. Ma a preoccupare questa volta è stato anche il crollo fisico e mentale che è avvenuto nella ripresa che, ha permesso allo Spezia di restare in partita fino all'ultimo secondo, il quale ha provato in tutti i modi a pareggiarla andando però a sbattere contro il muro umano formato da  Wojciech Szczesny

TUTTO E' CAMBIATO - Già, proprio lui. Il numero 1 bianconero era finito al centro delle critiche, come tutti ben ricordano, dopo il deludente avvio di stagione. I due clamorosi errori commessi in quel folle pomeriggio di Udine e quello fatto al Maradona sulla debole conclusione di Insigne avevano infatti messo in discussione la sua credibilità, tanto che il popolo juventino gridava a gran voce il nome di Mattia Perin. Ma da Napoli in poi qualcosa nella testa dell'ex portiere di Roma ed Arsenal deve essere scattato e lo si è visto dalle prestazioni gigantesche sfoderate nei mesi seguenti. I due rigori parati contro la Roma, i miracoli che hanno mantenuto la porta inviolata nel match di ieri e tantissime altre parate, hanno fatto si che tutto si sia capovolto e adesso, rinunciare a Szczesny sembra quasi un'utopia. Se fino a qualche mese fa uno dei tasselli da prendere per completare il puzzle era quello del portiere, oggi possiamo dire con certezza che questo tassello è sempre rimasto ben ancorato all'interno del puzzle.