Alessio Tacchinardi, doppio ex del match, parla così a Gazzetta. 

LA SITUAZIONE - "L’Atalanta è in gran condizione, mentre la Juve sembra uscita dall’influenza. I bianconeri che hanno battuto il Lecce di misura non basteranno contro la Dea. Servirà l’atteggiamento visto contro il Napoli, altrimenti la Juve uscirà da Bergamo con le ossa rotte. La squadra di Gasperini quando ha gamba e fiato può far dannare chiunque".

6 PARTITE SENZA VITTORIE - "No, i numeri non mentono mai. Allegri dovrà trovare la strategia giusta per ritrovare il successo. Senz’altro i bianconeri, anche se non è proprio la loro caratteristica principale di quest’anno, dovranno giocare ai duemila all’ora per vincere contro l’Atalanta e arrivare lanciati alla semifinale di Europa League contro il Siviglia".

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DECISIVO - "Punto su Di Maria. L’Atalanta gioca tanto uomo a uomo: se Angel “rompe” la pressione con la sua qualità, poi può inventare assist per Vlahovic o trovare la giocata personale. Anche Rabiot sarà determinante. Adrien ha la gamba per inserirsi e far male con i suoi strappi".

ATALANTA - "Punto di forza? Il collettivo e l’organizzazione. Ma adesso Gasperini ha ritrovato uno Zapata letale e comunque può contare su una panchina di qualità. La Dea ha tanta varietà all’interno di una orchestra guidata da un grande allenatore".

MERCATO - "Fossi nella Juve, Scalvini lo prenderei a occhi chiusi, a costo di sacrificare altri. I bianconeri devono ripartire puntando sui talenti in ascesa e non a fine corsa. Gasperini dice che Scalvini è un ragazzo competitivo ed è quello di cui ha bisogno la Juve per aprire un nuovo ciclo. Il futuro d.s.? Giuntoli sarebbe la scelta migliore. E non lo dico solo perché ha vinto lo scudetto con il Napoli. E’ un martello: lavora tanto e in silenzio".