SULL’AZIENDA E IL FIGLIO – “Questa passione viene da lontano, ma è diventata un’azienda circa tre anni fa, nelle Langhe. Assieme a mio figlio Andrea metto tanto cuore, lo stesso di quando giocavo. Mio figlio ha giocato nei Giovanissimi della Lazio con Simone Inzaghi, poi ha avuto la sfortuna di girare in squadre in D che sono fallite. Ormai ha lasciato il calcio per il vino: non avrà fatto la mia carriera, ma che importa? Ora si diverte assieme a me”
SUI VECCHI COMPAGNI – “Offrirei un bicchiere di vini a due tecnici. In primis, al grande Dino. Da capitano, una volta i ragazzi mi chiesero di andargli a parlare perché volevano un bicchiere di vino a tavola in ritiro. Zoff rispose: “No, un bicchiere fa male, ma due fanno benissimo!”. Capirai, è friulano… Invece, col Trap c’era un rito: il sabato prima delle partite dovevo stare con lui a bere barbaresco e a mangiare castagne. Era la sua scaramanzia. Oggi, invece, brinderei con Buffon: con lui ti diverti sempre”
SULLA FAMIGLIA – “Il brindisi migliore per il 63esimo compleanno? Con la mia famiglia, ma anche, virtualmente, con i ragazzi delle Notti Magiche: da Vialli a Berti, ci siamo tutti divertiti. Insieme, quante bevute!”.