IL RECUPERO - "La strada è ancora lunga, ma intanto è uscito dall’ospedale e ci avviciniamo a casa con papà. Saremo sempre grati ad Alessandria. Nell’ultimo periodo è migliorato molto. Non cammina ancora benissimo, si aiuta con il deambulatore. Si stanca parecchio, ma quando si abbatte gli faccio io da motivatore. Gli dico: “Papà, devi tornare in porta. La Juventus Legends ti aspetta”. Lui sorride e riparte. Ha un grande spirito, come da giocatore. A livello emotivo è ancora un po’ confuso, ma i medici dicono che è normale per quello che ha avuto. Ci vuole un po’ di pazienza. E noi l’abbiamo: ci sentiamo fortunati ad averlo ancora accanto".
IL SOGNO - "Mi piacerebbe la finale di Europa League. Ma in realtà, anche se i bianconeri arrivassero in fondo alla Coppa, penso che i tempi sarebbero troppo stretti per papà. Andiamo con calma. Quindi meglio aspettare il 2024. Il massimo sarebbe riportare papà allo stadio con la Juventus in finale di Champions. Perché no contro l’Inter o il Napoli. Sarò sempre grato alla Juve e al mondo del calcio, in questi mesi ci sono sempre stati vicini. Penso soprattutto a Zenga, Schillaci, Torricelli, Mariella Scirea… Allegri mi invia spesso dei messaggi per papà. Sicuramente dimentico qualcuno. Grazie a tutti".