Siamo sconcertati. Conoscevamo Stefano Tacconi come un tipo originale, al limite della guasconeria, ma questa volta occorre dire che, usando una perifrasi "l'ha fatta fuori dal vaso". Guardatevi questo video e soprattutto ascoltate attentamente i discorsi che l'ex portiere della Juventus e della Nazionale fa, insieme con Sergio Brighenti, vice di Vicini in Nazionali, un amico al volante e addirittura con il figlio Andrea presente, nel tragitto tra Brescia e Milano. A Brescia dove ha appena dato l'estremo saluto proprio a Vicini.

I due straparlano, usando anche espressioni di stampo razzista. Tra le altre cose, Brighenti racconta che ai tempi del Modena, alcuni "maneggiatori" portarono quattro giocatori africani con documenti falsi: tra questi Khouma Babacar, "quello della Fiorentina, è più vecchio di quattro anni".
Poi Brighenti svela ad un Tacconi stranamente stupito, che tra i motivi che portarono a preferirgli sempre Zenga, c'era anche una scelta politica: "Vicini era comunista" dice Brighenti. "E sapeva che io ero fascista e Zenga comunista?", chiede Tacconi. "Certo...", chiosa Brighenti. 

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Discorsi e riflessioni che potete, anzi dovete, assolutamente ascoltare e che spingono noi, che siamo stati amici e solidali con il giocatore quando era un campione in campo, ad una sola riflessione: Tacconi, come ex campione e come uomo, dovrebbe soltanto provare un minimo di vergogna.

Il video qui sotto o, in alternativa, cliccando qui.

 

Pubblicato da Stefano Tacconi su Giovedì 1 febbraio 2018