OPERAZIONE PERFETTA - L'allenatore si riferisce alla poca pazienza della Juve di aspettare l'esplosione di Coman, che a 24 anni ha già vinto 19 trofei tra Psg, Juve e Bayern. Una sola stagione nel 2014-15, nella quale Allegri l'ha fatto debuttare anche in Champions a 18 anni e 8 mesi. Un'operazione "stile Pogba", arrivato a parametro zero dal Psg e rivenduto a peso d'oro al Bayern: 28 milioni tra prestito e riscatto, 1,4 milioni d'ingaggio al giocatore. Dal punto di vista del bilancio un'operazione perfetta, ma anche in campo la cessione di Coman non è una di quelle da strapparsi i capelli. Non è certo quel bomber del quale non si può fare a meno: la stagione in cui ha segnato di più è stata la 2018/19: dieci gol stagionali, l'unica volta in cui è andato in doppia cifra.
INGAGGIO - In più c'è quell'ingaggio da 1,4 milioni l'anno, che se guadagnati da un ragazzino di 19 anni avrebbero fatto storcere il naso a molti tifosi. Ora sono soldi che gli dà il Bayern e poco interessa, ma se fosse stata la Juve a garantirgli uno stipendio a quelle cifre sarebbe scattato un meccanismo che avrebbe portato a criticare i dirigenti. Se la Juve non ha aspettato Coman non ne aveva bisogno, l'anno successivo sono arrivati Dybala e Mandzukic, e quei 21 milioni incassati nel 2017 dopo il prestito biennale sono serviti (anche) per portare in bianconero Wojciech Szczesny. Coman ringrazia la Juve e la Juve ringrazia Coman, ma era inutile aspettarlo.