Botta, risposta, e poi tanta stima. Marco Tardelli, attraverso le sue Stories di Instagram, ha scritto una letera a Moise Kean, ancora nell'occhio del ciclone per i fatti di Cagliari e per questo magico finale di stagione. 

LA LETTERA - "Caro Moise, mi ha fatto molto piacere seguirti con la maglia della nostra nazionale. Portavi, casualmente, il mio stesso numero di maglia: a me quell’azzurro ha regalato enormi soddisfazioni e certamente sarà così anche per te. Hai una lunga strada da percorrere lastricata di gioie e dolori dove si dimostreranno le tue qualità morali, molto importanti per la tua carriera - le sue parole -. La squallida cagnara ultrà a Cagliari mi ha colpito, non solo per i buu ma anche per qualcosa di più e di peggio di quattro ignoranti scalmanati da espellere sine die dagli spalti. In realtà a stupirmi davvero sono state le successive dichiarazioni, da quelle di Bonucci («le colpe sono 50 e 50 tra Moise e i tifosi») alle parole del presidente del Cagliari Giulini («i tifosi avrebbero reagito alla stessa maniera anche con Bernardeschi»): tentativo di giustificare in qualche modo quegli incivili, cercando di addossarti una parte di colpa per l’esultanza e un modo sbrigativo e poco nobile di gettare acqua sul fuoco dimostrando poco coraggio. Facciamo volentieri a meno dei don Abbondio del calcio. Tu caro Moise sei un ragazzo forte ed intelligente, potenzialmente un grande campione, certamente un calciatore di talento: ecco, non ti curar di loro ma guarda e passa. Recentemente un giornalista ti ha chiesto: ti senti italiano? Tu hai risposto: io sono italiano!!!! Questa è una verità che taluni personaggi non accettano. Consolati: sono una minoranza che tu, con intelligenza e rispetto, saprai riportare dalla tua parte. Sarei orgoglioso se con il tuo impegno ed i tuoi goal riportassi la nostra maglia azzurra in cima all’Europa. Sarebbe una magnifica risposta sentire i buu sommersi dall’onda della ola". 

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LA RISPOSTA - L'attaccante bianconero ha incassato i complimenti e l'incoraggiamento, quindi ha prontamente risposto. "Caro Marco Tardelli, entusiasmo, passione, senso di appartenenza. Questo trasmetteva la sua esultanza al Mondiale dell'82. L'ho vista qualche anno fa in tv, da brividi, e da lì ho capito tante cose, ho capito quanto volevo la maglia azzurra e cosa si prova quando si gioca per la propria nazionale e per la Juventus, la squadra in cui ho la fortuna di giocare e di cui Lei ha fatto la storia. E oggi, leggendo quello che ha scritto su di me, mi sono sentito profondamente onorato. Grazie", il messaggio del centravanti di Juve e Nazionale.