RINCORSA JUVE - "Il Napoli oggi non ha rivali, ma questa Juve è in ripresa grazie ai giovani e a uno che doveva andar via, Rabiot. Sembra aver ritrovato la strada, ha vinto finalmente uno scontro diretto. Può essere la prima inseguitrice".
LE ALTRE - "Il Napoli resta difficile da raggiungere. Non perde un colpo. Se c’è qualche problema, un minimo di fortuna lo aiuta. Chi entra fa sempre bene. Segnali di una stagione da scudetto. Però ci sono le coppe. Il Milan perde qualche colpo, l’Atalanta non ha la dimensione delle più grandi. Ha difficoltà, ma la Juve può arrivare tra il secondo e il quarto posto. Come l’Inter, un’altra che ha la rosa per la Champions".
FAGIOLI - "In altri campionati a diciott’anni sei già un giocatore fatto e finito, da noi no. Qualcosa si muove, penso a quel Baldanzi dell’Empoli, proprio bravo. Manca il coraggio di buttarli dentro e aspettarli. Soprattutto aspettarli".
RABIOT - "Non ha mai fatto vedere quanto valeva, quant’era importante nel Psg. Ma non era solo colpa sua. Tutti si esprimevano sotto standard. Guardate come Locatelli è entrato ora nel gioco".
GIOCO - "Non so se la Juve giochi bassa, difensiva, con poco pressing. So però che così ha vinto scudetti. Non è questione di gioco ma di mentalità o, forse, di paura. Credo che ci sia stata paura, i giocatori non erano lucidi".
VLAHOVIC - "Sa cosa dicevano ai miei tempi? Se non ti danno i palloni è perché non ti fai vedere. Stavano giocando tutti male, lui come gli altri. Forse la pubalgia incide".
SUPERLEGA - "Non so quanto ci stia pensando, mi auguro che la Superlega non si faccia: è soltanto una questione di soldi. E sa cosa accadrà? Che anche i soldi in più non basteranno. Se vogliamo un calcio di soldi soldi soldi, allora prego. Ma perché non riformarlo? Tetto agli stipendi, giovani, 6 italiani in campo, stadi, no violenza. Ma ho cominciato in A nel ‘75 ed era lo stesso, la stessa violenza...".