COSA PIACE - «Anzitutto il fatto che ha dimostrato di voler raggiungere il suo obiettivo: la squadra importante che cercava, per dare una svolta alla carriera. Non ha mai mollato, nonostante le polemiche, lo stress: grande personalità. Le qualità tecniche sono evidenti, però ha soprattutto quella che serve di più alla Juve: è uno che la butta dentro. Ma a me piaceva anche quando non faceva gol: si vedeva che aveva qualcosa di speciale».
COLPO MIGLIORE - «La freddezza davanti al portiere. Ma ha una buona varietà di colpi: sa mettere la palla dove la vuole mettere e andarla a riprendere dove è meglio per lui».
COSA SERVE - «Ripeto: serve anche altro. Anzitutto rivedere il centrocampo e trovare un ottimo difensore. A Chiellini auguro di giocare ancora tanto, ma qualche cambiamento va fatto e non so quanto si fideranno di Rugani: finora poco, direi. Però Vlahovic è un bell’iniziare».
DYBALA - «Uno come Dybala non è mai di troppo ma deve dare quello che ha, dimostrare di valere quello che chiede. Il contratto è un discorso a parte: se la vedranno la Juve e il suo procuratore e la Juve non rinnoverà se penserà che le richieste siano eccessive. Però ultimamente Dybala non è stato il leader di cui la Juve ha bisogno: troppo discontinuo, condizionato non so se dal Covid o dalla vicenda del suo rinnovo. Neanche Ronaldo prendeva i compagni per mano, però faceva 30 gol».