"Il calcio è semplice". Fermi tutti, dove l'abbiamo già sentita questa? Ah già, era uno dei mantra di Massimiliano Allegri, quello che quasi non può essere nominato in questa prima fase del nuovo corso bianconero, figuriamoci alla vigilia di un match di Champions League che potrà già dire molto della Juventus di Thiago Motta. Eppure è stato proprio il tecnico italo-brasiliano a esprimere questo concetto, aggiungendo in conferenza stampa che in campo ci sono "11 che attaccano e 11 che difendono".

Ma che cosa significa? Semplicemente, a nostro modo di vedere, si tratta dell'esemplificazione perfetta del credo tattico del nuovo allenatore bianconero, che prevede la disponibilità di ogni giocatore a ricoprire tutti i ruoli (o quasi…), senza rimanere ingabbiati in schemi predefiniti o moduli fissi. Ed ecco quindi spiegato il motivo per cui se Dusan Vlahovic non segna "è responsabilità di tutti", così come, guardando la questione dal lato opposto, se la Juve non ha ancora subito goal è anche merito dell'attaccante serbo.

Juventus, Thiago Motta in conferenza stampa: 'Alla fine il calcio è semplice. Vlahovic non fa goal? Responsabilità di tutti'
"Voglio vedere questo domani: ricompattarci, pressare, aiutarci, essere solidali e proteggere la nostra porta. Fare la differenza quando abbiamo la palla e usarla nel modo giusto, attaccare insieme e veloci, dare il tempo alla squadra di arrivare nella metà campo avversaria e lì sviluppare il gioco per arrivare a concludere l'azione": è sulla base di questa precisa richiesta che Thiago Motta parla di calcio "semplice", un calcio che chiama in causa tutti in egual modo e che conta appunto di vedere nel match di esordio in Champions League contro il PSV Eindhoven, dopo lo scialbo pareggio di sabato contro l'Empoli. Sarà semplice anche tradurre tutto ciò in campo? Probabilmente no, ma questo è un altro discorso...



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