Dove si migliora la Juventus? Parte da qui il lavoro di Massimiliano Allegri e del suo staff, che hanno a disposizione due settimane per capire i difetti della squadra e iniziare a sistemare ciò che si vede in campo. E' vero che alla Continassa non ci saranno tanti titolari, partiti per i ritiri delle Nazionali, ma un approfondimento su numeri e rendimento potrà essere comunque portato avanti. A partire dai numeri: 18-10-7, i tiri subiti nelle prime tre gare, e 8-14-18, quelli effettuati contro Udinese, Bologna ed Empoli. Cifre che danno ragione a Massimiliano Allegri, che a Empoli ha spiegato: "Quella di stasera è stata la nostra migliore partita, quella di Udine la peggiore". E sorpreso.

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I DATI - Insomma, dati che evidenziano il ritmo bianconero e anche i nodi del rendimento fino a qui. C'è da lavorare, soprattutto sulla solidità difensiva. Sì, perché come sottolinea Tuttosport, al momento i 35 tiri subiti, che vedono la Juventus decima assieme al Genoa nella relativa classifica, sono troppi, nonostante molti arrivino da fuori area, e così la questione va affrontata e sistemata il prima possibile. Da contro altare fa la fase offensiva, sicuramente positiva a Udine ed Empoli per produzione, ma anche nel secondo tempo di Bologna. Il riassunto è il seguente: terzo attacco del campionato con 6 gol (Inter e Milan 8) e anche tre reti annullate per fuorigioco millimetrici oltre a un rigore sbagliato, la squadra di Allegri è salita al terzo posto nella classifica degli xGol prodotti, 5,85, dopo il settimo posto dello scorso anno. Merito di tanti fattori, anche dei ritrovati Chiesa e Vlahovic, che hanno ancora tanti margini di miglioramento. Il fattore più incoraggiante, però, è che questa Juve sia ancora da migliorare, in tutti i settori, anche e soprattutto a centrocampo, dove Pogba, Fagioli e Rabiot sono ancora sottotono. E un ultimo dato lo sottolinea: con l’84,6% di passaggi precisi la Juve è nona. L'analisi in questo caso è abbastanza semplice: serve crescere, perché il margine è ancora ampio.