Sandro Tonali, giovane talento del Brescia che ha scalato la vetta della Serie B. Diciannove anni e la seconda stagione alla guida del centrocampo delle Rondinelle, portate alla promozione in A. Lui, si raccontato così in un'intervista alla Gazzetta dello Sport: "Il mio sogno? Vivere di calcio. Mi diverto e sgobbo volentieri, ma so che non posso sbagliare: non ho un piano B... La promozione in Serie A è stata l'emozione più grande della mia vita dopo la convocazione in Nazionale". 

FUTURO - "Sia quel che sia, deciderò insieme al mio presidente. Cellino è bravo, sa qual è la soluzione migliore per il mio futuro. Resto volentieri, magari divento la bandiera del Brescia. Preferenze tra Inter, Juve, Milan e Roma? A me interessa solo giocare. All'estero? Tutto è possibile, ma in Italia si gioca il calcio che mi piace. Mio padre è milanista, mentre mia madre e mio zio sono interisti. Da bambino impazzivo per i colori rossoneri e il mio idolo era Gattuso, ero a San Siro al gol di Kakà con la Lazio e ho visto la rete di Seedorf al Chievo". 

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NUOVO PIRLO - "Non ci penso. Io sono un mediano, gioco per la squadra. La regia è un altro ruolo. In Italia Verratti ha il tocco e l'esperienza al top, ma spicca anche Sensi. Non ho la loro tecnica: sono realista, non modesto. Gerrard è il regista dinamico, Modric è unico per lo stile. Io resto coi piedi per terra: so che devo lavorare tanto e fatico per irrobustirmi, ma nei contrasti me la cavo".