IL MATCH - "Mi aspetto una partita fisica al Bentegodi. Tanto la Juventus quanto il Verona hanno bisogno di fare punti".
CONTRO L'INTER - "E’ un successo importante, anche perché l’Inter partiva favorita sulla carta. Ma sarà vera guarigione soltanto se i bianconeri riusciranno a trovare continuità vincendo anche le ultime due partite prima della sosta per il Mondiale: adesso il Verona e domenica la Lazio. Se la Juventus fa 6 punti, poi a gennaio sono convinto si possa divertire con Chiesa al top e il rientro di Pogba. Paul, se sta bene, è ancora uno dei migliori centrocampisti del mondo e sposta gli equilibri. Per i sogni di rimonta, dipenderà anche dal Napoli e da come gli azzurri sapranno gestire le prime difficoltà, che nel calcio ci sono sempre nell’arco di una stagione. Per il momento, però, la squadra di Spalletti è una macchina perfetta: vince, gioca bene e tutto sembra girarle per il meglio".
I GIOVANI - "Entrambi. Giocare nella Juventus non è mai facile a prescindere e se sei giovane è ancora più difficile. Miretti e Fagioli sono stati bravi a sfruttare il momento e l’occasione. Però il difficile viene adesso: le aspettative si alzeranno e loro dovranno confermarsi. Comunque è bello vedere il club bianconero che punta sui talenti italiani cresciuti anche nel vivaio, un po’ come fa il Bayern in Germania".
VLAHOVIC - "Dusan non si discute. È giovane e forte. Potenzialmente sarà il centravanti del futuro assieme a Haaland. Gli infortuni capitano a tutti. Se fossi nella Juventus, uno come Vlahovic me lo terrei stretto. Un consiglio? Non ne ha bisogno, ha già dimostrato di essere forte. Quest’anno mi sembra anche più sereno quando non segna. I gol, Dusan, li farà sempre!".
VERONA - "Nessuno si sarebbe aspettato un inizio così duro dopo gli ultimi anni. Adesso, però, l’ambiente ha compreso il momento difficile e si è compattato con società e squadra. E questa unità alla lunga può fare la differenza".