Filippo Tortu ha parlato della Juventus sulle colonne de La Gazzetta dello Sport: “Troppo facile fare il tifoso quando si vince. Sono più sardo che lombardo. Credo nello scudetto, nello sport nulla è scontato”.

Quando ha fatto male il Porto?
“Più tristezza che rabbia. Ma l’uscita più dolorosa per me è stata quella con il Real, il 3-1 cin una rimonta pazzesca mancata. L’ho vista in raduno con la Nazionale, prima fila di sedie davanti alla tv di juventini, dietro tutti gli altri a guardare”

Poi è arrivato Ronaldo, ma non è bastato…
“Troppo semplice pensare che se prendi il migliore vinci. Può funzionare nel basket, che si basa su tanti possessi: se hai LeBron James è più semplice. Ma di pari passo con il suo arrivo abbiamo un po’ perso a centrocampo. Ora io spero che CR7 ci riprovi e voglia rimanere. Mi sembrava felice di Torino e dei tifosi. Lui in campo e Pirlo in panchina: Andrea ci regalerà delle gioie”.

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Giocatore per cui si è innamorato della Juve?
“Nedved. In camera ho ancora un quadretto suo che avevo preso da bambino”

Juventini presi al Fantacalcio, sua passione?
“Ho due squadre, e sono riuscito a comprarli quasi tutti, tranne Ronaldo per cui mi mancavano i soldi. Ma Cuadrado è il mio punto fermo, da sempre. Sono innamorato di come gioca”

Giocatori che vorrebbe vedere in bianconero?
“Barella, cresciuto quando giocava a Cagliari e fenomeno in campo. Ma anche Pellegrini e Pessina. Matteo è di Monza come me: stesso liceo e ora anche la stessa Università, la Luiss in Economia”

Giovani che siano leader del futuro?
“De Ligt mi aveva colpito sin dall’anno in cui esordì nell’Ajax: lui, Chiesa, Arthur possono essere le basi su cui rifondare. Fede top per voglia e atteggiamento fuori dal campo: conta tanto”

Chiellini vuole smettere. Cosa gli diciamo?
“Giusto decida lui, ma gli farei un contratti fino a 50 anni solo per come ha marcato Lukaku”

Il miglior velocista nel pallone è Hakimi?
“Rabiot ha poco da invidiargli: che strappi! O Theo Hernandez, ma a me piace anche Lazzari”

Oggi Juve in Sardegna, “casa” sua…
“L’isola che l’ho tatuata sul fianco. Col Cagliari rapporto di amicizia, loro gentili con me e io portafortuna: quando ero allo stadio facevano sempre risultato. Ma contro la Juve non posso tifarli…”