Il giornalista Leo Turrini ha parlato a Calciomercato.com, toccando diversi argomenti, dal Coronavirus al Derby d’Italia in programma domenica sera: “Eh, questa ossessione da virus sta segnando la vita di ognuno di noi in un modo inimmaginabile, senza precedenti per la nostra generazione. Fammi dire che ho una figlia e un fratello in prima linea, medici in ospedale. Spero che presto si possa dedicare a loro e a tutte le persone che operano nella sanità una frase di Winston Churchill, che non era un mediano del Manchester City. La frase era questa: mai così tanti dovettero così tanto a così pochi”.

SU JUVE-INTER - “Sessanta per cento Juve, trenta per cento pareggio, dieci per cento Inter. Vedi, è un po’ come nella mia Formula Uno: la Mercedes ha l’abitudine a vincere quando conta, la Ferrari quella abitudine deve riconquistarla dopo anni di digiuno e non è semplice”.

Max Pisu: 'La Juve di Allegri annoiava, ma ora...'
SULLA SCONFITTA DELLA JUVE – “Passerà tranquillamente il turno. C’è troppa differenza di valori tecnici, a favore dei bianconeri. Dirò una cosa impopolare: perché la Champions a Torino e tra tutti gli juventini è ormai una ossessione paralizzante. Non pensano ad altro e non va bene, si crea un corto circuito emotivo per cui appena varchi il confine di Chiasso un moscerino diventa un elefante”.

SU SARRI - “Sarri ha sbagliato a dire che in Italia la Juve di Lione avrebbe goduto di due rigori. Quella frase è un boomerang, al netto della sostanza delle cose se la poteva risparmiare, così torniamo al confine, al moscerino e all’elefante. Ma passerà il turno, stai tranquilla”.

ANCORA SU JUVE-INTER - “Non c’è scudetto che valga una epidemia! Dopo di che, come tutti, io mi auguro che Juve-Inter si giochi, serenamente, in uno stadio pieno di colori e di rumori. Ma ci tengo a scomodare Vittorio Gassman e Salvo Randone...”

SU RONALDO E LUKAKU - “Le prove del loro Otello, senza spettatori, le raccontano ancora come qualcosa di fenomenale. Voglio dire questo: Cristiano Ronaldo e Lukaku darebbero spettacolo anche se chiamati ad esibirsi nel deserto. Il campione resta tale anche se, per causa di forza maggiore, gli togli il contesto. Poi speriamo che il contesto ci sia, ci mancherebbe. Ma stiamo tutti calmi, a me più degli stadi vuoti preoccupano le fabbriche che si fermano e gli hotel senza clienti”.

SULLO SCUDETTO - “Il mio favorito è Simone Inzaghi, nel senso che per la Lazio si sta mettendo tutto benissimo. Seriamente: che l’Inter a marzo potesse giocare una sfida scudetto con la Signora era impensabile, la scorsa estate. Vai a vedere il distacco in punti tra Allegri e Spalletti e poi ne riparliamo. Quindi trovo ridicolo immaginare che una eventuale sconfitta segni il fallimento di Conte. Via, queste sono scempiaggini, figlie del fatto che l’ex Ct sta sulle scatole a un sacco di gente, essendo un uomo indipendente”.