"Ma perché non è stato gettato nella mischia Carlos Alcaraz?". È la domanda che si è posto più di un tifoso bianconero all'uscita - mesta - dall'Allianz Stadium dopo il ko della Juve contro l'Udinese, in una serata in cui Massimiliano Allegri ha cambiato gli esterni, il regista e gli attaccanti ma non le mezzali, ovvero Adrien Rabiot e Weston McKennie, che in linea teorica avrebbero potuto lasciare spazio proprio all'argentino che, quantomeno dal punto di vista fisico, è più pronto di altri. Rispondere al quesito iniziale non è facile, inoltre non esiste la controprova di ciò che sarebbe potuto succedere con lui in campo.
 

Juve, è il momento di Alcaraz?


Certo è, però, che adesso è lecito attendersi che il giovane centrocampista arrivato a gennaio dal Southampton possa trovare spazio almeno contro Verona e Frosinone, per mettersi in mostra e far capire il suo reale valore. Come riflette Tuttosport, peraltro, le sue caratteristiche principali dovrebbero sposarsi al meglio con le lacune strutturali della mediana bianconera - scarsa propensione a verticalizzare e convinzione nel tiro da fuori - motivo per cui cresce ancora di più la voglia di osservare in azione Charly. Il cui riscatto a fine stagione è fissato a poco meno di 50 milioni di euro, una cifra non da poco...