L’Inter ha dimostrato all’Olimpico una superiorità indiscutibile, ma la Juve ha ancora il diritto di crederci. E' questo il centro dell'editoriale di Guido Vaciago su Tuttosport, che sottolinea anche: "Ora serve coraggio più che a San Siro. A Milano, la Juve ha capito che non deve arrendersi". Il giorno successivo è quello della celebrazione, la vittoria nerazzurra a Roma contro la Roma ha portato grandi omaggi su tutti i giornali, tra prime pagine e non solo: sì, perché la squadra di Inzaghi ha vinto in rimonta contro quella di De Rossi, che ha giocato e segnato due gol, ma alla fine ne ha presi quattro. Una prova di forza, un allungo a più 7 che, senza una risposta, rischierebbe di mettere fine al discorso scudetto prima della metà di febbraio.
 

Scudetto Juventus: ecco perché crederci ancora


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E nell'analisi su Tuttosport si legge: "Questo, a una settimana da Inter-Juventus e dal dibattito sull’atteggiamento della Juventus, suggerisce due riflessioni. Prima: l’Inter è davvero di un livello superiore (ieri, per esempio, non ha mai dato l’impressione di avere perso il controllo della situazione anche quando era sotto due a uno). Seconda: puoi giocare in modo più aggressivo e spregiudicato contro l’Inter e magari fai anche bella figura, ma ci sono ottime probabilità di prendere l’imbarcata (il Milan di Pioli ne ha presi 4, la Lazio in Supercoppa 3). E, a corollario di questa seconda riflessione, vale la pena ricordare che no, non è la stessa cosa perdere 1-0 o 5-1, soprattutto se sei la principale rivale per lo scudetto. L’impatto di certe sconfitte nel subconscio collettivo di una squadra è sempre piuttosto profondo. E ne sa qualcosa la Juventus che, l’anno scorso, pur non essendo in lotta per lo scudetto ha visto spegnersi la luce agonistica dopo l’umiliante 5-1 del San Paolo". 
 
E ancora: "Sette giorni dopo la prestazione difensiva della Juventus a San Siro, c’è la stessa sacrosanta libertà di criticare l’atteggiamento bianconero, ma ci si deve sforzare di meno per capire la logica di Allegri, che a San Siro, contro un’Inter più forte, ha voluto essere il più pragmatico possibile, per la serie: se tutto va bene, la porto a casa o pareggio, se tutto va male non piglio la grandinata e salvo il morale della squadra per i prossimi mesi. Alla fine gli è andata male, ma oggi può preparare la partita contro l’Udinese di domani sera, senza fantasmi a erodere fiducia e consapevolezza della sua squadra, conservando intatta la possibilità di tornare a 4 punti di distacco con una vittoria questa sera". Perché, si legge, "la superiorità dell’Inter, in questo momento della stagione, può essere messa in discussione solo con abbondante malafede". Ma la rimonta è possibile? E' febbraio, mancano 15 partite e quasi quattro mesi, se oggi tutto sembra deciso, la storia ci insegna che può succedere ancora di tutto, a patto di crederci, alla storia. E qui si torna a parlare di Massimiliano Allegri, che deve tenere attaccata la Juventus all’Inter. L’Inter oggi fa paura, ma la Juventus può e deve averne un po’ meno, la chiosa del quotidiano.