Altro "schiaffo" alla Superlega - e dunque indirettamente anche alla Juventus - da parte della UEFA, che ha rinnovato l'accordo di cooperazione con la Commissione Europea. L'intesa, firmata per la prima volta nel 2014, è stata siglata quest'oggi dal presidente Aleksander Ceferin e dal "numero due" di quest'ultima realtà, Margaritis Schinas.

LA NOTA UFFICIALE - "La Commissione riconosce l’enorme portata e le potenzialità degli eventi UEFA come momenti di unità che promuovono lo stile di vita europeo e ne celebrano la diversità culturale. Gli sforzi congiunti a questo riguardo saranno intensificati in tutti gli eventi e le competizioni UEFA; in particolare la Champions League maschile e femminile e i Campionati Europei, con un’attenzione strategica a EURO 2024 maschile in Germania ed EURO 2025 femminile". E ancora: "Al centro dell’accordo c’è l’impegno congiunto a promuovere la solidarietà nello sport a vari livelli, in particolare tra il calcio professionistico e quello di base, lo sviluppo continuo del calcio femminile, l’equità, l’integrità, la sostenibilità finanziaria, l’equilibrio competitivo, la parità di genere e la good governance. La Commissione ribadisce la responsabilità fondamentale della UEFA quale organo direttivo del calcio europeo e concorda sull’importanza di coinvolgere tifosi e altre parti nelle discussioni, anche attraverso la Convenzione sul futuro del calcio europeo guidata dalla UEFA".

Superlega, si attende il verdetto della Corte di Giustizia: le nuove date
LE PAROLE DI CEFERIN - "Questi ultimi anni sono stati un intenso periodo di collaborazione tra la UEFA e i partner dell’UE nell’affrontare le sfide generazionali allo stile di vita e al modello sportivo europeo. Come evidenzia questo accordo, la nostra partnership – fondata su decenni di fiducia e relazioni aperte – è più forte che mai e abbiamo una tabella di marcia (che guarda al 2025, ndr.) per crescere insieme a beneficio di tutti".

CONTRO LA SUPERLEGA - Abbastanza evidente il contrasto con la Superlega europea, lanciata per la prima volta nell'aprile 2021 e naufragata nell'arco di poche ore, salvo resistere nei programmi dei dirigenti di Juventus, Real Madrid e Barcellona. Il progetto, peraltro, si trova ora a dover passare dalla Corte di Giustizia dell'Unione europea, con particolare riferimento al potenziale ruolo monopolistico della UEFA nelle competizioni calcistiche continentali. Una battaglia che, come sottolinea Calcio e Finanza, "coinvolge anche la Commissione europea e che pone più di qualche domanda in termini di potenziale conflitto d'interesse. Lo stesso organismo non più di un anno fa aveva appoggiato apertamente una relazione del Parlamento europeo nella quale si chiedeva che l'Ue formasse la cultura sportiva europea in conformità con i valori di solidarietà, sostenibilità, inclusività, concorrenza ed equità".