ESCLUSIONE DALLA CHAMPIONS - "Quelle tre escluse dalla Champions? E' una possibilità. Se non rispettano le regole, possono essere escluse. Dipende da loro, va sottolineato che tutti gli altri club hanno accettato le regole. Mi piacerebbe chiarire qualcosa perché c'è stata un'errata interpretazione dei fatti. Ciò che accadrà non sarà una decisione personale e non avrà nulla a che fare con il Presidente dell'Uefa o il Comitato Esecutivo. Nell'Uefa abbiamo una chiara divisione dei poteri, con l'esecutivo e la direzione da un lato e gli organi giudiziari da un altro. Né io né il presidente possiamo intervenire sul lavoro degli organi giudiziari. Mi permetta di dire che i tre club menzionati sono tra i migliori al mondo: perché dovrei sperare che non competano? Però chiaro, per l'Uefa tutti i club sono uguali, difendiamo valori come il rispetto, il merito sportivo e l'uguaglianza di trattamento. Se hanno infranto le regole, devono andare incontro alle conseguenze che decideranno gli organi indipendenti".
LA SUPERLEGA - "Ancora formata da tutti i 12 club? Mi risulta impossibile commentare un contratto privato in cui l'Uefa non interviene. Ma ho capito che i 9 club che hanno ammesso l'errore hanno iniziato le procedure per liquidare la società".