Il doppio intervento del Var e il sospiro di sollievo azzurro. Il bellissimo gol di Chiesa. Il raddoppio di Pessina e l’esplosione di gioia dei calciatori. Tutta la squadra intenta a celebrare in mezzo al campo, al fischio finale. Sono diversi gli highlights della vittoria dell’Italia contro l’Austria, che ha permesso alla Nazionale di strappare il pass per i quarti di finale. Nessuna di queste immagini, però, riesce a raggiungere il valore emozionale e simbolico dell’abbraccio tra gli amici di sempre: Roberto Mancini e Gianluca Vialli. Uno che parte scattante al momento del gol, l'altro che si gira cercando il suo sguardo, con le braccia aperte in attesa dell'abbraccio. Mossa replicata centinaia di volte sui campi da gioco, quando entrambi indossavano la maglia blucerchiata e della stessa Nazionale. Un momento che riconcilia chiunque con il senso dell'amicizia, che riporta la mente all'età adolescenziale: quando nascono le complicità più strette, quelle che ci si porta dietro per una vita intera, le persone su cui si sa di poter sempre contare.
 
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Un gesto che racconta l’unità di intenti sviluppatasi all’interno del gruppo Italia. Una Nazionale che da Gianluca Vialli ha imparato cosa vuol dire lottare e che mette in campo i principi tattici di Roberto Mancini. Una Nazionale forgiata nell’abbraccio dei due, il momento più bello della serata, celebrato da tutti gli appassionati con gli occhi lucidi. E un coro, che dai social alle piazze si alza forte e chiaro: adesso andiamo a vincere Euro 2020, perché con questo gruppo l'impossibile diventa possibile!