DUE MESI IN BIANCONERO - "Mi trovo molto bene, la Juve mi voleva da tre anni. In passato la cosa non si è concretizzata, ma ora è arrivato il momento di fare il grande salto in un club blasonato. Sono felice di essere qui e spero tutto vada per il meglio."
L'ESORDIO COL NANTES A 17 ANNI - "Fu un momento molto speciale per me, la mia famiglia e i miei amici, dato che sono nato e cresciuto lì, ma non era il mio obiettivo finale. Ora sono alla Juventus e spero di poter un giorno giocare anche qui in prima squadra."
DIFFERENZE TRA FRANCIA E ITALIA - "Qui le cose sono un po' più difficili: la Serie C è professionistica, in Francia no. Quindi in Italia si incontrano squadre più forti e impegnative da affrontare, ma entrambi i campionati aiutano i giovani a crescere e questo è importante."
LA VITA A TORINO - "Mi piace molto, sia Vinovo che il capoluogo sono bei posti: non sono caotici, posso vivere con la giusta tranquillità."
IL NUMERO 7 - "L'ho scelto perché è il giorno di nascita di mia mamma. So che nella Juve è il numero di Cristiano Ronaldo, è un numero importante ma non sento pressioni. Il vero 7 è lui, mica io!"
IL QUASI GOL DA METÀ CAMPO CONTRO LA GIANA ERMINIO - "Non ci ho pensato su, ho visto il pallone venire verso di me e ho visto il portiere leggermente fuori dai pali, allora ho tirato. Purtroppo il pallone non è entrato, spero che la prossima volta vada dentro così sarò utile alla squadra."