La Juventus Women perde 3 a 1 contro il Lione e saluta la Champions League. Una serata in cui si sono visti i livelli di differenza tra le due squadre, dove è mancato l'episodio a cambiare volto al match, come successo all'andata. Una serata, però, che non cancella quanto di buono fatto prima, il percorso che ha portato a Lione a giocarsi una semifinale europea. Al di là della sconfitta, quindi, applausi alle ragazze guidate da Joe Montemurro, hanno sognato e fatto sognare. Oggi il  brusco risveglio, ma da domani si lavora per tornare a questi livelli.

LE PAGELLE

PEYRAUD-MAGNIN 6 - Diversi interventi decisivi, forse poco reattiva nel gol del 2 a0, anche se la conclusione era ravvicinata

LENZINI 5 - Assiste, quasi impotente, alla Lectio Magistralis delle attaccanti del Lione. Nel gol del 2 a 0, Malard la sovrasta, quasi la annulla. Oggi è dura da mandare giù, ma da domani testa sugli appunti: da serate come questa passa il percorso di crescita (Dal 70' LUNDORF 6 - Si fa vedere in avanti, ma è poco precisa nel mettere il pallone in mezzo)

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GAMA 6 - Nel primo tempo non sbaglia un intervento, corre di qua e di là per mettere una pezza quando la diga di centrocampo cede. Nella ripresa è costretta ad alzare bandiera bianca, e assistere da vicino, senza riuscire ad intervenire, alla magia di Macario

SEMBRANT 6 - La sua è una prestazione attenta e determinata, con diversi interventi importanti. Nel primo tempo, sul gol di Hegerberg, però, ha responsabilità in fase di marcatura

BOATTIN 5.5 - Dalla sua parte il Lione è dominante, apre praterie a forza di falcate e accelerazioni. Riesce a mettere una pezza in alcune occasioni, ma il più delle volte è costretta ad inseguire (Dal 79' NILDEN sv)

ROSUCCI 5.5 - Lotta in mezzo al campo e spesso rallenta l'azione avversaria. Soffre tremendamente gli inserimenti delle centrocampiste in fase offensiva, che trovano troppo spazio per far male

PEDERSEN 5.5 - Inizia bene, sangue freddo nel gestire il pallone, infondendo calma a tutto il reparto. Con il passare del tempo, però, perde pulizia tecnica e perde diversi palloni che impediscono alla Juventus di ripartire

CERNOIA 6 - Si vede sui calci piazzati, quando dai suoi piedi arrivano sempre palloni interessanti, come l'assist per Staskova. Per il resto, però, non riesce a lasciar andare la gamba e avviare le ripartenze bianconere: rimbalza su un muro di gomma

BONANSEA 5.5 - L'accelerata che porta all'occasione di Hurtig, per far vedere quello che sarebbe potuto essere e, invece, non è stato. Sì, perché si vede poco e non riesce ad impensierire la difesa francese (Dal 70' CARUSO 6 - Gestisce bene palla, senza particolari squilli, come all'andata)

GIRELLI 6 - Corre da una parte all'altra del campo per fare da riferimento, per sgomitare e tenere palla. Si sacrifica, è donna squadra e dà la carica. In fase offensiva è nulla, ma è un problema collettivo, che non si può addossare ad una singola (Dal 79' STASKOVA 6.5 - Entra, segna e riaccende le speranze bianconere)

HURTIG 5 - Nel primo tempo ha un'occasione d'oro, ma è macchinosa nell'andare a colpire a rete ed è brava Bacha a murare. Nella doppia sfida, i suoi errori pesano. Oltre a questo, non riesce ad essere quel riferimento centrale a cui appoggiarsi, e che sarebbe servito come ossigeno (Dal 60' BONFANTINI 6.5 - Cambia passo a tutta la fase offensiva bianconera, se la gara cambia volto nel finale il merito è anche suo)

All. MONTEMURRO 6 - L'approccio è quello giusto, spregiudicato, offensivo e senza paura. L'1-2 è micidiale e indirizza la partita, oltre che fiaccare gli animi. Se la Juventus è arrivata a giocare una sfida di questo livello, una grossa parte del merito è sua