La Juve ha vinto, meritatamente, contro la Lazio. E sale meritatamente a quota 10 punti, potendo aspettare l'esito del derby con la serenità di chi non poteva affrontare meglio il rientro dopo la sosta. È stata una Juve vera, una Juve bella, una Juve anche più matura di quel che si poteva temere. È stata una Juve capace di lanciare tanti segnali incoraggianti: in fase di marcatura il trio Gatti-BRemer-Danilo dona garanzie importanti, Locatelli si è preso la squadra sulle spalle anche cambiando gioco se necessario, McKennie sta ripagando la rinnovata fiducia di Allegri, Rabiot non cala più, Chiesa e Vlahovic sono quello che non sono riusciti a essere un anno fa. Insomma, gli aspetti positivi da cui ripartire non mancano, sono tanti e importanti. Ma a ben guardare non mancano nemmeno gli spunti di riflessione, delle situazioni di gioco da migliorare per evitare di ritrovarsi in giornate più sfortunate a recriminare sui piccoli-grandi errori evitabili. 

Scopri in gallery i 3 aspetti da cui ripartire e le 3 situazioni da migliorare dopo Juve-Lazio







TOP – CHIESA E VLAHOVIC

La coppia va, è dominante, è sempre più affiatata. Non è nemmeno questione di fraseggi, ma di divisione dei compiti e delle zone d'attacco. Segna uno, segna l'altro. Il vero punto di forza di questa Juve è rappresentato dalla sua coppia d'attacco. E pensare che avevano pensato di spazzarla via per portare a termine il colpo Lukaku.




FLOP – LA PRIMA IMPOSTAZIONE

Gleison Bremer, soprattutto ma non soltanto. È lui ad aver annullato un re dei bomber come Ciro Immobile. Però è sempre lui ad aver evidenziato tutti i limiti della Juve nel far avviare l'azione in fase di costruzione dal basso, l'errore che ha portato al gol di Luis Alberto è solo il più evidente ma non è di sicuro l'unico.


TOP – L'APPROCCIO 

Avvio di partita da squadra vera, arrabbiata, grintosa, affamata. Da Juve. E anche nel secondo tempo l'approccio è stato quello giusto, se non fosse stato per Provedel sarebbe arrivato il terzo gol ben prima che la Lazio potesse rimettersi in sensto.




FLOP – BARICENTRO BASSO

Ampio spezzone di partita vissuto con il baricentro basso. È stato solo una fase della gara, ma quando la Juve ha concesso il pallino del gioco alla Lazio, abbassandosi troppo e sbagliando in fase di ripartenza, sono riaffiorati antichi spettri: poi la reazione è stata quella giusta dopo il 2-1 momentaneo, però in tal senso resta ancora tanto d fare.




TOP – LE SCELTE

McKennie a tutta fascia, Chiesa punta centrale, Miretti e Fagioli a dividersi la terza casella di centrocampo, Gatti invece di Alex Sandro. Questa volta e più in generale questo inizio di campionato, sta riproponendo un Allegri ispirato nel prendere le decisioni chiave.




FLOP – IL COLPO DEL KO

La Juve ha giocato bene, a tratti benissimo. Ha segnato tre gol, uno più bello dell'altro. Ma ha anche fallito il colpo del ko quando doveva metterlo a segno per evitare quei patemi che poteva subire dopo la rete di Luis Alberto. Era una partita da poter portare sul 3-0, in ottica di crescita futura bisognerà ritrovare anche quel cinismo che una squadra ancora lontana dal saper gestire un vantaggio risicato ha bisogno.