Ancora uno sforzo con la sua Francia (il match contro la Grecia di domani sera) e poi sarà di nuovo tutto della Juve. Adrien Rabiot si candida fin da ora ad essere uno dei protagonisti del big match contro l'Inter, tanto per la leadership ormai acquisita all'interno della squadra bianconera, di cui è vice capitano, quanto per il momento specifico di emergenza che lo vedrà impegnato, più del solito, nel delicato compito di guidare il centrocampo privo anche, quasi certamente, di Manuel Locatelli. Un'assenza pesante, quest'ultima, che potrebbe mettere Massimiliano Allegri di fronte alla necessità di cambiare ruolo proprio al suo "pupillo", spostandolo davanti alla difesa.

IL DUELLO - Al di là di dove si troverà ad agire, il francese avrà un'importante responsabilità nella sfida all'Allianz Stadium, ovvero quella di provare a togliere un po' di ossigeno ad Hakan Calhanoglu, il giocatore con cui si preannuncia per lui una "sfida nella sfida", cervello di un'Inter che ama trattare la palla, comandare il gioco e creare occasioni. Rabiot, come riflette La Gazzetta dello Sport, è un po' l'immagine della Juve da combattimento di questi primi mesi di stagione: solida, quadrata, fisica, grintosa. E peraltro ha già fatto male i nerazzurri, firmando il primo dei due gol bianconeri nel match di andata dello scorso anno poi finito 2-0. Adrien, insomma, sa come si fa. La sfida personale sarà quella di ripetersi, la Juve ha bisogno di lui.