“La Juve siamo noi”, si urla e si canta. Oltre un centinaio di tifosi si è radunato per esprimere il dissenso verso dirigenza e stagione, in un anno in cui la curva non è stata minimamente coinvolta. Almeno in casa.
Da qui la decisione dei gruppi di tornare a farsi sentire, di coinvolgere un tifo preoccupato per il futuro e bisognoso di rialzarsi. Dagli ultras una mano tesa, a modo loro. E un’atmosfera che evoca vecchi ricordi, non tutti dolci.
Fuori dallo Stadium é apparso lo striscione: “Aumenti il biglietto e reprimi la tua gente. Ma in difesa della maglia non vali niente”.