"Morata è fragile mentalmente. Come Saponara". Le parole sono del novembre 2018, chi le ha pronunciate è Maurizio Sarri. Allora era l'allenatore del Chelsea, uno dei suoi giocatori era proprio Alvaro Morata. Lo spagnolo voleva già cambiare aria prima dell'arrivo del tecnico toscano, ma il rapporto tra i due non è decollato: e l'attaccante ha fatto i bagagli a gennaio, destinazione Atletico Madrid

LE PAROLE DI SARRI - Morata aveva da poco compiuto 26 anni, per Sarri un tempo sufficiente per farne un ritratto psicologico: "Morata è fragile mentalmente. A Empoli avevo un giocatore meraviglioso, Saponara, che vendemmo al Milan. Saponara è uno dei giocatori più forti che abbia mai visto, ma un po’ fragile dal punto di vista mentale. Morata fin qui ha segnato quattro-cinque gol nei suoi ultimi sei incontri, quindi non vedo un grosso problema. È in linea con le sue medie stagionali degli anni scorsi. Parlo con lui ogni settimana, poi però sul campo è lui da solo. Non sta esprimendo tutto il suo potenziale".

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LA RIVINCITA - Facile pensare che l'attaccante spagnolo, che scenderà in campo all'Olimpico contro la Lazio di Sarri, abbia qualche motivazione in più: a distanza di tre anni potrebbe volersi togliere qualche sassolino dalla scarpa e "vendicarsi" sul campo dell'ex allenatore.