Allegri contro Pioli, Dybala contro Ibrahimovic, ma anche - e forse soprattutto - Locatelli contro Tonali. Se è vero che le partite si decidono spesso e volentieri a centrocampo, i riflettori di San Siro si accenderanno sui due talenti tutti italiani, orgoglio e vanto di Roberto Mancini. Locatelli è campione d'Europa, Tonali quel treno l'ha perso per colpa di una stagione disgraziata: sull'ultimo posto disponibile ci è salito Castrovilli, dopo il ko di Pellegrini. Ma adesso, dopo un girone d'andata da protagonista, il ct sa che può contare anche su di lui. Lo spareggio per il Qatar però è ancora lontano. Locatelli e Tonali adesso sperano solo al big match di domenica.

DALLA JUVE... ALLA JUVE - Manuel Locatelli è stato lanciato dal Milan in prima squadra quando non aveva nemmeno un filo di barba. Il suo primo gol non è stato banale e lo ha realizzato proprio a San Siro, contro la Juventus. Poi tanta pressione, troppa per un giovane dalle belle speranze, ma pur sempre un giovane. Quindi la bocciatura e le tante panchine, fino alla decisione: andare via da Milano, ripartire da un ambiente più ovattato. La scelta di Sassuolo è stata azzeccata, la fortuna di trovare De Zerbi in panchina decisiva. Dal Mapei Stadium a Wembley, da protagonista. E poi, in estate, la Juventus.
 
Cellino su Tonali: 'Venduto al Milan per un debito di riconoscenza'
QUELLO CHE POTEVA ESSERE - Un destino simile l'ha sfiorato Sandro Tonali. Definito l'erede di Pirlo, lui che si ispira(va) a  Gattuso. Unica gioia per Cellino in un Brescia retrocesso, venduto al Milan ma corteggiato anche dalla Juventus. Dopo la stagione flop in rossonero, però, Tonali ha tenuto duro: Pioli l'ha recuperato e adesso è uno dei centrocampisti migliori della Serie A. Un po' di rammarico, però, alla Juve c'è ancora: Locatelli-Tonali sarebbe stata una coppia perfetta per il nuovo corso. Dovremmo accontentarci di vederli fianco a fianco in Nazionale. In Qatar, si spera.