Christian Vieri, intervistato da La Gazzetta dello Sport, ha parlato del campionato, soffermandosi sulla Juventus e su Cristiano Ronaldo: "L'Inter è molto più quadrata, determinata, pronta. E anche bella, da un po’. Come il Milan: il calcio è il gioco del diavolo, in dieci partite può succedere tutto. Oggi il Milan è dietro di sei punti: sono due partite, fa bene a crederci. Dopo una batosta, si sono sempre rialzati: sconfitta con il Manchester di giovedì sera e grande vittoria a Firenze. ".

SULLA JUVE - "Se vinci nove scudetti di fila, prima o poi uno lo perdi. Poteva essere l’anno scorso o l’anno prossimo, ma doveva succedere. Ed è successo a Pirlo. Giocare meno o non essere quelli di dieci anni fa, come Buffon e Chiellini, è fisiologico. Ma nonostante chi critica e basta - io li chiamo “quelli che non sanno” - non guardi queste cose, la Juve ha anche comprato pensando al domani. Chiesa è futuro. Kulusevski, Mc Kennie e Arthur sono futuro. De Ligt, Demiral, Bentancur: futuro. Tutti dovrebbero pensare al futuro quanto al presente, non solo la Juve".​

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SU RONALDO - "Prendere un giocatore non significa vincere la Champions in automatico: servono uno squadrone e anche fortuna. Con lui c’erano più possibilità, non la certezza di riuscirci: Messi non la vince da sei anni, il City e il Psg non ci sono ancora riusciti".