L'ex attaccante della Juve (tra le altre) Christian Vieri fa il punto sulla lotta scudetto a La Gazzetta dello Sport. E chi meglio di lui che ha giocato per tutte e tre le società in corsa per il tricolore: Juve, Inter e Lazio. "​La Juventus domina da oltre otto anni, e Agnelli la migliora stagione dopo stagione. Hanno uno stadio di proprietà, una star come Cristiano Ronaldo e un’organizzazione fantastica: rasentano la perfezione. Solido poi il nuovo percorso dell’Inter. Se pensiamo al gap maturato fino alla scorsa estate... Non era facile colmare quella distanza, oggi secondo me è invece lì, con la Juve, sotto molti punti di vista. Fenomenali Conte e Marotta, un bravo anche a Spalletti che aveva riportato il club nell’Europa che conta. Sì, assegno un bel “dieci” in pagella all’Inter: in campo e fuori, è sempre più vicina alle grandi corazzate internazionali. Marotta, in particolare, è un dirigente super, d’altronde era il mio direttore al Ravenna (ride, ndr)".

Pro Patria-Juve Under 23 3-2, le PAGELLE: Olivieri ok. Fagioli, ma che fai?
PROBLEMI JUVE - ​"E’ normale qualche “pausa” in una squadra che vince lo scudetto da otto anni di fila, che ha fatto due finali di Champions e ha messo nel frattempo in bacheca anche varie Coppe nazionali. Oltretutto, Inter e Lazio sono cresciute moltissimo e hanno inevitabilmente più cattiveria e fame rispetto ai bianconeri che probabilmente anche inconsciamente hanno la testa alla Champions. Detto questo, parliamo di una Juve pur sempre in testa al campionato..."

SCUDETTO - "​La coppia Lukaku-Lautaro garantisce all’Inter presente e futuro da top club: è fra le prime tre-quattro coppie del mondo, e per età e prospettive solo il Paris Saint Germain può competere grazie ai vari Mbappé, Neymar o Icardi. La Juve, dal canto suo, conta sulla rosa di gran lunga più forte e completa, mentre la Lazio è pericolosissima con un Immobile simile. Sì, Ciro è la vera arma letale di Simone Inzaghi".

SARRI - "​Tutti si aspettano il gioco del Napoli sarriano, ma non è proponibile in questa Juve: non ci sono giocatori adatti a quella filosofia, e anche le personalità dei due gruppi sono diverse. Sarri deve allora scendere a qualche compromesso. In ogni modo, si vede un maggiore possesso palla, si nota la voglia di fare la partita. Per ora non sempre riesce a comandare per larga parte della gara, anche se non bisogna drammatizzare in maniera clamorosa visto che parliamo di una squadra appunto prima in classifica, agevolmente qualificata agli ottavi di Champions e in piena corsa per la finale di Coppa Italia".